Incontro Monica in un bellissimo paese della Lunigiana, Arpiola di Mulazzo, per un evento di solidarietà “in movimento per un sorriso”. Lei di Pescara, si è fatta 550 km per esser li a questo evento, e dare il suo contributo: ci parla di sè, dei suoi progetti, della sua vita privata.
- Ciao Monica. Tu hai iniziato presto a fare sport vero?
Si, a 7 anni ho iniziato con la ginnastica artistica e in quel periodo la federazione nazionale mi chiamò; purtroppo i miei genitori non vollero prendessi quella strada perchè ero piccola e questo portava ad impegni lontani da casa; da li abbandonai ed iniziai a studiare pianoforte al Conservatorio. Per quanto riguarda gli studi invece ho frequentato il liceo artistico, proseguendo poi con gli studi universitari scegliendo Architettura dove ricordo esami come statica e scienza delle costruzioni che mi piacquero molto, ma per darli ho rischiato l'ospedale da quanto erano tosti. Fatto l'esame di stato mi buttai di nuovo nello sport . Il mio insegnante ebbe dei problemi di salute e mi chiese di sostituirlo nell'attività fisica-ginnica. Quando me lo chiese ero senza brevetto e per me è fondamentale tutt'oggi il rispetto per chi studia ed è preparato e quindi feci il corso con la FIA, Federazione Italiana di Aerobica. Mentre facevo l'esame venni a sapere che in quell'anno ci sarebbero stati i campionati europei di aerobica della Fia. Come ho visto le gare mi son detta che avrei dovuto partecipare l’anno successivo e così feci. Mi piazzai bene come singolo e riuscii a vincere in coppia con Philip Gray. Campioni italiani 1994 e super campioni 1994 che ci diede la possibilità di far parte della nazionale Italiana e partecipare ai mondiali a New Orleanse.1994.
Andai ai mondiali e purtroppo nonostante non avessimo fatto un errore e nelle prove di forza e potenza fossimo tra i migliori arrivammo solo tra i 5 migliori del mondo (accidenti ). Da quel momento rinunciai alla FIA, di cui ero già Presenter a livello nazionale.
- E la laurea di architetto?
Beh quella fu una “battaglia” persa dei miei genitori. Io seguii la mia passione, l'idea di potermi esprimere tra la musica e il movimento. Penso che i talenti debbano essere lasciati liberi.
- Con la FIF come sei entrata?
Il mio ex ragazzo mandò un video a mia insaputa e fu la mia fortuna trovare una persona professionale e attenta come Julio Papi che, visionato il video, mi volle a tutti i costi nello staff che la Fif gli aveva incaricato di formare.
Mi ritrovai quindi a rifare gli esami per diventare Presenter e ci fu un attimo in cui pensai “Io che ci faccio qui? Cosa devo dimostrare? Io già sono Presenter”; ma poi mi dissi “ hai paura? NO!” e da li feci l'esame ed entrai.
- In FIF di cosa ti occupi?
Oltre ad esser presenter mi occupo della formazione come docente nel settore del Fitness Musicale. In questo mio percorso mi sono data allo studio e invenzione di materie come Cardio Matrix o Capoeira Fitness ( portata a Mosca) perché trovavo la necessità di trasformare lo sport in fitness. Sono molto creativa, e venendo dallo sport mi appartengono delle esperienze che ho portato nel fitness.
Da tempo lavoro al mio progetto, oggi ufficiale, “G[O]T ” che nasce dalla fusione di sport come la ginnastica artistica, ritmica e l'allenamento dell'atletica leggera tutto questo riadattato al settore fitness. In questo sistema si vanno a sviluppare delle capacità in base all'attività che fai, ma tutte toccano l'abilità. All'inizio il prodotto che sviluppai era studiato appositamente per l’allenamento dell’atleta, per chi pratica agonismo. Ho poi deciso di adeguare il metodo pensando a coloro che nelle palestre hanno il desiderio di allenarsi con metodi innovativi ed intensi andando però a creare delle interruzioni, come recupero, per far crescere anche chi non deve allenarsi per agonismo. Un personal trainer potrebbe usar questo metodo per formare il suo atleta sviluppando la resistenza, agilità, equilibrio, velocità, forza.
- Quali tra le attività che hai fatto nella tua vita ti ha soddisfatta di più e lasciato un ricordo speciale?
Io amo la competizione, avere un obbiettivo, caricarmi, allenarmi; l'unico errore è quello di aver fatto, per un periodo, le gare di culturismo. Errore perché è un attività che va contro la mia natura in quanto preferisco essere libera di esprimermi attraverso movimento e musica. Intrapresi questo percorso perché volevo vedere se riuscivo ad esprimermi ed esser creativa in questo campo ma non ci riuscii. Fu proprio grazie a questa esperienza che ripresi con il mio percorso.
- Cosa ne pensi di questa marea di federazioni del fitness? Credi che per una persona intenta ad affacciarsi a questo mondo possano creare confusione ?
Non lo so di preciso perché non mi sento di giudicare nessuno . So solo dire che per un periodo sono uscita dalla FIF e mi sono guardata attorno e alla fine ho scelto la FIF come federazione perché molto seria, senza togliere la serietà alle giovani federazioni, ma questa è una federazione ben formata da tempo con grandi professionisti del settore . Purtroppo i soldi stanno al primo posto e le persone dovrebbero riconoscere chi lancia fumo negli occhi da altri che fanno il sano lavoro, anche se non è facile. Bisogna valutare cosa una federazione ti può dare e a che livello, a prescindere dal costo.
- Cosa consiglieresti ad un giovane appassionato di fitness che decide di iniziare un percorso formativo per farne una professione?
Di iniziare con un corso di formazione di fitness musicale. Se vogliono entrare nel mondo del fitness group , Con questo percorso si vanno a conoscere il tempo musicale, il cueing, come gestire una classe, come costruire una lezione strutturata sulla coreografia, sulla tonificazione e sullo stretching. Dopo questo di proseguire con i master di specializzazione, con altri corsi di formazione e soprattutto di non smettere mai di aver voglia di sapere. Consiglio poi di intraprendere gli studi anche nel settore olistico inteso come pilates, ginnastica posturale e yoga che sono fondamentali per la postura, l'equilibrio e la flessibilità. La cosa che c'è da sapere ad oggi è che bisogna essere completi, in questo modo si ha la possibilità di trovare più facilmente lavoro rispetto ad altri. Un insegnante di fitness deve sapersi mettere in discussione con cose nuove e cercare di superarle per poter continuare nella crescita personale. Questo è quello che faccio con il mio sistema “G[O]T ”, seleziono gli istruttori e li metto alla prova e quelli del mio team sono ottimi in questo affidandosi completamente a me ed alla mia formazione.
- E della tua palestra a Pescara, la FourFit, cosa mi dici?
È una palestra molto grande, 2000 mq, con un centro di fisioterapia, alla quale mi dedico completamente dalla mattina alle 7:30 fino alle 23:00, orario continuato. Faccio personal trainer e tre/quattro ore di corso al giorno
- E gli affetti? A parte il tuo fedelissimo Vittorio?
Beh con il tempo ho scremato molto le amicizie quelle non vere: me ne sono rimaste davvero poche. Non ho molto tempo e le vere amicizie si vedono nel momento del bisogno.
- Tra la serata sul divano a casa, una serata a teatro , una serata tra amici o una serata in discoteca quale sceglieresti?
La serata in discoteca la elimino sin da subito. Sono immersa nel casino e nella musica tutto il giorno e quando posso voglio tenermi stretta i miei spazi, lo star da sola è l'antidoto al mio lavoro e il mio cane Vittorio è amore puro che mi viene ricambiato. Al primo posto una serata a teatro; poi mi vedo sul divano che do le mandorle a Vittorio mentre si guarda un film; e poi una serata tra gli amici ma non perché meno importanti, anche se nel tempo ho avuto le mie delusioni.
- Passeggiare nella natura, in montagna o fare shopping per il centro?
Mi piacciono tutte e due ma se mi si propone un weekend in montagna a pedalare o a fare passeggiate e uno di shopping preferisco il primo. Amo molto la montagna e quel senso di libertà che ti da arrivata in vetta.
- Progetti per il futuro?
Vorrei che questo “G[O]T ” potesse arrivare un pò a tutti perché dà delle buone possibilità di lavoro in quanto per farlo devi sapere e devi studiare e questo è già migliorativo. Poi spero negli affetti e perché no in un grande amore. Tutto questo insieme a Vittorio.
Termina qua l'intervista a Monica Scurti che, io in prima persona e Albo Istruttori, ringraziamo di cuore per la disponibilità e cortesia. Da che dovevamo “rubarle” 10 minuti siamo rimasti in sua compagnia per quasi un'ora. Abbiamo avuto il piacere di parlare con una persona altamente professionale, preparata, con idee molto innovative e con la voglia di non smettere mai di conoscere e di studiare. La nostra ammirazione ed i nostri complimenti ad una grande presenter nazionale ed internazionale, una docente molto apprezzata ed una grande imprenditrice. Con Monica ci salutiamo,siamo nel palazzetto alla giornata di beneficenza, il sottofondo musicale è il Bolero di Ravel e lei si allontana ballando scherzosamente classica con l’amico Alessandro Uccellini.