Efficacia del Kinesio Tape nei disordini muscoloscheletrici: una revisione sistematica

Il Kinesio Taping (KT) è una tecnica terapeutica di bendaggio sviluppata da Dr. Kenzo Kase in Japan circa venticinque anni fa. Il metodo del KT è divenuto popolare nella prevenzione e nel trattamento dei disordini muscoloscheletrici, soprattutto tra gli atleti, dopo i giochi olimpici di Seul del 1988. Comunque, nonostante una rapida diffusione tra i clinici, le evidenze disponibili sull’efficacia del KT dopo un infortunio sono contrastanti. Molte informazioni derivano da esperienze aneddotiche e personali, anche se negli ultimi anni sono stati condotti numerosi studi clinici per determinare l’efficacia del KT.
L’obiettivo di questa revisione sistematica è stato indagare l’efficacia del KT nella performance/ritorno alle competizioni, nel dolore e nella funzionalità negli esiti degli infortuni muscoloscheletrici.
E’ ipotizzato che il KT riduca il dolore sollevando la pelle e migliorando, di conseguenza, la circolazione sanguigna e linfatica, e riducendo inoltre la pressione e l’irritazione dei nocicettori. I risultati evidenziano che il KT potrebbe determinare un’immediata riduzione del dolore, ma limitato alle 24 ore dopo l’applicazione. Le evidenze per supportare l’utilizzo del KT dopo le 24 ore sono insufficienti. I risultati di alcuni studi su soggetti sani suggeriscono che il KT potrebbe migliorare la forza muscolare e la funzionalità, ma non sono presenti evidenze chiare che il KT aumenti la forza o riduca la disabilità, soprattutto se confrontato con gli esercizi terapeutici. Ad oggi, non è dimostrato, inoltre, se gli effetti del KT siano differenti in relazione alle specifiche regioni anatomiche. Non sono presenti evidenze che il KT riduca i tempi necessari per il ritorno alle competizioni dopo un infortunio muscoloscheletrico.
Il numero di studi clinici di buona qualità metodologica è limitato (in termini di livello di evidenza, partecipanti, outcome indagati e follow up nel lungo termine) per determinare l’efficacia – o la mancanza di efficacia – del KT negli infortuni muscoloscheletrici. Nel setting clinico, il KT rappresenta comunque una modalità sicura di trattamento e, nonostante le scarse evidenze, i pazienti attivi, e in modo particolare gli atleti di alto livello, potrebbero percepire un effetto benefico.

 

articolo preso da http://www.fisiobrain.com/  di 

Samuele Passigli – Fisioterapista, OMT, DO

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